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Progetto realizzato in occasione della residenza artistica tenutasi nel Settembre 2018 nella città di Soliera (MO), promossa dalla Fondazione Campori e curata dal collettivo TerraProject.

Soliera si trova in un territorio che Samantha Azzani conosce.

La sua narrazione si svolge quindi come in un viaggio attraverso paesaggi che le sono familiari: incontra la natura, le case coloniche, osserva le foglie e l’acqua, realizza visioni vicine e lontane alle quali mescola l’iconografia popolare che sapeva raccontare i miracoli.

Si lascia coinvolgere da persistenze del passato e spesso, nelle sue immagini, presenze centrali diventano l’elemento che guida la narrazione: un pozzo, una scala, un’edicola con una Madonna, alcune pannocchie. 

Costruisce una sequenza di immagini che si confrontano con ritmo dialettico, grazie al quale affianca edifici rigorosamente rispettati dall’utilizzo di un linguaggio documentario a still-life di foglie, di bottiglie, di oggetti della quotidianità.  

 

Da "Dieci sguardi per una città", testo curatoriale di Giovanna Calvenzi.

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